Parole gentili, da quanto non ne dici una a qualcuno? La psicologia ti spiega il perché

Valentina Trogu

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Nella categoria: Salute

Perché esitiamo a dire parole gentili? Riflettete, da quanto tempo non ne dite una? La psicologia spiega i motivi di questo atteggiamento reticente.

Riuscire ad esprimere un pensiero gentile nei confronti di un’altra persona può non essere facile. Capiamo per quale motivo.

perché non si dicono parole gentili
Il motivo per il quale non si dicono parole gentili – Agora24.it

Le gentilezza è un atteggiamento che presuppone la capacità di ascoltare, di comprendere e avere fiducia nell’altro. Chi è gentile rispetta le persone che ha accanto e sa creare rapporti interpersonali sani ed equilibrati. La gentilezza include umiltà, disponibilità e generosità ma attenzione a non confonderla con il buonismo o la cortesia, con atteggiamenti carini fatti per mera formalità.

Dire parole gentili è una disposizione che nasce dal cuore. Sta diventando sempre più difficile trovare persone che riescano ad esprimere un pensiero realmente gentile. Oggi sembra prendere il sopravvento l’arroganza, la sana aggressività, la competitività. Pare si sia dimenticato quando bene possa fare una parola gentile sia a sé stessi che agli altri. Si usa la prepotenza per dominare, per dimostrare la propria forza ma, in realtà, solo chi è realmente forte sa essere dolce e gentile con gli altri.

Parole gentile, perché è così difficile dirle?

Ogni giorno abbiamo l’occasione di dire parole gentili ma non sempre lo facciamo. Tendiamo a stare in silenzio senza ringraziare, esprimere gratitudine o un elogio agli altri.

Perché non diciamo parole gentili
Mai frenare un atto di gentilezza – Agora24.it

Lasciamo che l’occasione passi senza fare nulla, qual è il motivo? Secondo la psicologia ci sono almeno quattro cause legate a tale atteggiamento. In generale l’esitazione nasce dal fatto di sottovalutare i benefici sopravvalutando i costi. Si dà poca importanza al proprio pensiero e alle conseguenze positive che avrebbe se detto.

I ragionamenti errati che frenano una gentilezza sono

  • pensare che i consigli o le parole gentili non siano utili all’interlocutore avendo un contenuto ovvio per l’altro,
  • pensare che sentendosi a disagio in prima persona a ricevere complimenti o consigli tale sensazione viene provata anche dalle altre persone,
  • preferire feedback tecnici supponendo che sia ciò che gli altri vogliano sentire eliminando, dunque, il calore emotivo e la gentilezza,
  • pensare che sia socialmente inappropriato fare un complimento o dare un consiglio. “Chi sono io per esprimere così chiaramente un mio pensiero?”. Da qui l’inibizione che frena il desiderio di dire una parola gentile.

Gli psicologi affermano l’esatto contrario. Se si ha qualcosa di gentile da dire bisogna procedere senza alcuna reticenza. Quando il pensiero è reale va detto perché sentire ringraziamenti, consigli, gratitudine scalda il cuore.

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