Parkinson, la chiave potrebbe essere lo sport: l’esercizio fisico intenso tiene sotto controllo la malattia

Uno studio italiano ha individuato dei meccanismi che possono tenere sotto controllo il disagio. Ecco quali sono .

Il morbo di Parkinson è una malattia neuro degenerativa, che evolve in modo lento ma continuo, e che è annoverata tra i cosiddetti “disordini del Movimento”.

Parkinson: come l'esercizio fisico monitora la malattia
Parkinson: come l’esercizio fisico monitora la malattia – Agorà24.it

Questa malattia si manifesta in genere con una serie di sintomi quali perdita del senso dell’olfatto e del gusto, oppure disturbi del sonno. Non solo, sono frequenti, tra i sintomi iniziali della malattia, anche problemi intestinali, oppure rigidità nell’espressione del viso, e un forte dolore al collo che dura a lungo.

Quest’ultimo sintomo può manifestarsi con formicolio, o dolori a braccio e spalla. E ancora, scrivere diventa un processo lento e faticoso, e si comincia a far fatica a pronunciare determinate parole.

La mobilità delle braccia si riduce in modo notevole, al punto che non si riesce più a fare determinati movimenti perché il braccio non si stende a dovere. Tra gli altri sintomi ci sono anche dei cambiamenti a livello di umore e persino nella personalità.

Parkinson, come l’esercizio fisico lo tiene a bada

In base a uno studio dei ricercatori dell’Università Cattolica e la Fondazione Policlinico Gemelli IRCSS, l’attività fisica intensa può frenare l’andamento della malattia.

Parkinson: come tenerlo sotto controllo con l'attività fisica
Parkinson: come tenerlo sotto controllo con l’attività fisica – Agorà24.it

La ricerca ha consentito di individuare un meccanismo che finora nessuno aveva scoperto prima. Nel dettaglio, riguarda gli effetti benefici dell’attività fisica sulla plasticità del cervello.

I ricercatori hanno scoperto un meccanismo tramite cui l’attività fisica praticata nelle prime fasi del Parkinson, porta effetti benefici sul controllo del movimento che possono avere effetti anche dopo che si è smesso di allenarsi.

Questo potrebbe favorire la scoperta di nuovi marcatori funzionali per sviluppare trattamenti che supportino le cure farmacologiche. I ricercatori hanno osservato, nel corso della sperimentazione, che fare un allenamento su tapis roulant per 4 settimane è stato in grado di diminuire l’espandersi di aggregati patologici di alfa sinucleina. Questi ultimi sono la causa della disfunzione a livello di neuroni tipici del Parkinson.

In sostanza, l’attività fisica genera un effetto neuro protettivo, migliora il controllo motorio. I ricercatori starebbero anche portando avanti una ulteriore ricerca per capire se l’attività fisica intensiva possa portare a scoprire nuovi marcatori per controllare il progredire del disturbo.

Gli studi proseguono dunque in questa direzione, concentrandosi sugli aspetti neuro infiammatori e neuro immuni del Parkinson, e cercando di rintracciare i meccanismi molecolari che sono alla base dei benefici dell’attività fisica su questa malattia.

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