Le patatine fritte nascondono un effetto collaterale sempre sottovalutato ma con gravi rischi per la salute

Anna Di Donato

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Nella categoria: Salute

I cibi fritti sono spesso associati a diversi rischi, ma ce n’è uno da non sottovalutare affatto e anche molto serio.

Le patatine fritte sono un alimento sicuramente buonissimo per ciò che concerne il gusto, soprattutto se consumate con salse particolari e con ketchup e maionese.

patatine fritte: effetto collaterale inaspettato
Le patatine fritte ed un effetto collaterale inaspettato – Agora24.it

In tanti “cadiamo” in questa squisita tentazione, soprattutto se a cena fuori, magari a precedere una altrettanto gustosa pizza. Il punto è che però, anche se ci piacerebbe poter dire il contrario, le patatine fritte non fanno bene.

E questo, fa sì che vadano consumate in modo limitato, in quanto associate a rischio di obesità e anche di malattie cardiache. Il problema di questo alimento, purtroppo, è l’alto contenuto di grassi, che incide in modo negativo sul metabolismo e sia per la presenza di contaminanti.

I grassi saturi delle patatine fritte, sono un rischio per colesterolo e peso della persona, per cui vanno limitate in modo significativo nella propria alimentazione. Ma c’è un ulteriore effetto collaterale scoperto dagli scienziati e che non si può assolutamente sottovalutare perché riguarda anch’esso la salute della persona.

Patatine fritte: l’effetto collaterale da non sottovalutare

Uno studio portato avanti ultimamente nel Regno Unito, mostra come il consumo frequente di alimenti fritti, soprattutto di patatine fritte, è legato a un ulteriore rischio.

patatine fritte: l'effetto collaterale che comporta gravi rischi
Patatine fritte: un effetto collaterale che comporta gravi rischi – Agora24.it

Tale rischio, è quello di sviluppare più ansia e depressione. Gli scienziati hanno individuato nell’acrilammide, il possibile responsabile dei cambiamenti a livello di salute mentale.

Questa sostanza si forma soprattutto in cibi a base di patate, cereali o caffè. Lo studio ha coinvolto più di 140mila persone in Inghilterra, e tutti i partecipanti sono stati osservati dagli esperti per 11 anni.

Gli esperti hanno trovato persone che mangiavano con frequenza cibi fritti e poi hanno osservato se sviluppavano ansia o depressione. Gli alimenti fritti possono provocare infiammazione nell’intestino, e questo, a lungo andare, può causare infiammazione nel cervello.

In sostanza, esporsi troppo all’acrilammide può portare a problemi di riproduzione, problemi ai nervi e anche tumori. In questa ricerca, gli scienziati hanno osservato che l’essere esposti a lungo a questa sostanza comporta una crescita di problemi di salute mentale come, per l’appunto, ansia e depressione.

Per evitare di essere esposti a questa sostanza, si raccomanda di evitare alimenti fritti in generale, preferendo cibi che non contengano zuccheri aggiunti e conservanti e che siano integrali e poco lavorati.

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